SanDisk: Vista colpevole delle prestazioni inferiori alle attese dei SSD
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Il CEO di SanDisk, Eli Harari, incolpa il più recente sistema operativo di Microsoft per le prestazioni al di sotto delle attese ottenute dai dischi SanDisk in diversi test prestazionali

Come riportato da Dailytech, il CEO di SanDisk Eli Harari non risparmia critiche a Microsoft Vista, colpevole a suo dire di limitare le prestazioni dei Solid State Drive, messi nelle condizioni di non esprimere tutto il loro potenziale per problemi di codice.
La critica giunge abbastanza inattesa, motivata però dal fatto che i SSD SanDisk non hanno ottenuto risultati entusiasmanti nel corso di diverse prove prestazionali eseguite da diverse testate informatiche. Stando sempre a Mr. Harari, i dischi SanDisk sono dotati di controller che gli sviluppatori di Microsoft Vista non hanno saputo supportare al meglio, motivo per il quale ha annunciato una seconda generazione di controller per colmare quelle che ritiene essere lacune da parte di Microsoft.
La bagarre è onestamente controversa. SanDisk, nel corso del 2007, così affermava in una press release:
"With WHQL certification, the SanDisk UATA SSD is now compatible with Windows Vista and Windows XP and identified as a product that delivers a high-quality computing experience with Windows operating systems. SanDisk now can use the Works with Windows Vista and Designed for Windows XP logos on its SSD product.
Additionally, the SanDisk UATA SSD scored 5.4 out of 5.9 when tested with the Windows Experience Index utility1, a new feature in Windows Vista. The results indicate that the new Windows Vista operating system will run optimally when installed on the SanDisk SSD."

In breve, SanDisk tesse le lodi di Microsoft Vista, che girerebbe "ottimamente" in abbinamento a SSD SanDisk. Lannuncio di realizzare nuovi controller però fa pensare che qualcosa sia successo nel frattempo, qualcosa che potrebbe anche essere attribuito ad una concorrenza particolarmente agguerrita.
I dischi SanDisk Solid State sono stati fra i primi ad arrivare sul mercato, affiancati però da una vera e propria ondata di SSD concorrenti, realizzati molto spesso con chip più performanti. Il modello SATA 5000 SSD, per esempio, vanta valori di transfer rate in lettura e scrittura di 67 MB/sec e 50 MB/sec rispettivamente. Ottimi valori per gli esordi, ma attualmente vi sono dischi che vanno ben oltre il doppio in lettura, e quasi a 100MB/sec in scrittura.
Difficile ora capire se ed in che misura questi dati abbiano a che fare con il codice di Microsoft Vista o con i chip utilizzati. Realizzare nuovi controller fa pensare forse ad un mix delle due cose, mentre lannuncio quasi collerico di Eli Harari può essere interpretato sia come uno sfogo per i deludenti risultati dei test (dando la colpa ad altri), sia come un messaggio per il pubblico per annunciare una nuova generazione di prodotti.

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